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Psicoterapia nell’anoressia nervosa e nella bulimia

Psicoterapia nell'anoressia nervosa e nella bulimia

La lunga esperienza clinica con le famiglie con membro affetto da Anoressia o Bulimia Nervosa ha consentito la costruzione di un modello di intervento integrato.
La famiglia porta dolorosamente in prima istanza la necessità di comprendere il significato di un sintomo spesso oscuro.
E’ fondamentale accedere all’interpretazione psicologica del sintomo, al valore comunicativo che rappresenta, alla sofferenza psichica alla quale il sintomo tenta di rispondere.
Negli incontri viene cercata una ipotesi interpretativa che crei nuovi nessi significativi negli eventi della famiglia e che tolga rigidità agli schemi interpretativi consueti.
Credere autenticamente che la famiglia sia una risorsa del trattamento da modo di uscire dall’ottica colpevolizzante e permette l’accesso alla realtà psichica dei genitori.
L’ascolto empatico e attento del racconto dei genitori permette di recuperare quelle esperienze dolorose che possono aver vissuto nelle loro famiglie d’origine.
Il terapeuta familiare mostra come spesso le modalità con cui i genitori si mettono in relazione con i propri figli non sono solo causate dai comportamenti dei figli ma dalle loro stesse esperienze filiali, dalle antiche esigenze infantili, a volte drammaticamente attuali perché non saturate.
Sperimentare su un piano emotivo le difficoltà o le sofferenze dei genitori da modo alla famiglia, ed anche al terapeuta, di uscire dalla causalità lineare, di evitare la punteggiatura dalla parte del paziente, o della famiglia, e di accedere ad una causalità circolare, spesso di preludio al cambiamento.
L’esperienza clinica pone a volte di fronte a famiglie bloccate dall’espressione di una affettività negativa sperimentata nelle loro famiglie d’origine: è interesse del terapeuta svelarne il significato per interrompere quella lunga catena di dolore di cui spesso il paziente rappresenta l’anello più debole.
E’ così possibile co-costruire insieme alla famiglia nuove modalità comportamentali che possano contrapporsi al sintomo piuttosto che sostenerlo inconsapevolmente.
E’ fondamentale sottolineare l’ unicità del problema e di conseguenza delle soluzioni e la necessità dell’attivo coinvolgimento familiare, ai fini di un recupero di efficacia e competenza.
Costruire insieme permette alla famiglia di sentirsi parte del trattamento, impegnata si, ma anche ascoltata, a volte per la prima volta, e da autenticamente modo di accedere al concetto di risorsa che la famiglia rappresenta nel percorso di cura.

Lo psicoterapeuta lavora per ottenere questi risultati:

  • alti livelli di cooperazione genitoriale nel problem solving
  • chiare gerarchie intergenerazionali
  • relazioni familiari supportive
  • comunicazione chiara
  • ruoli, regole e routine familiare chiare